Terminologia e definizioni della Delibera n°40/2014

 

a) “accertamento” è l’insieme delle attività dirette ad accertare in via esclusivamente documentale che l’impianto di utenza sia stato eseguito e sia mantenuto in stato di sicuro funzionamento nei riguardi della pubblica incolumità;

b) “accertatore” è il personale tecnico incaricato dall’impresa distributrice di effettuare l’accertamento;

c) “anno di riferimento” è l'anno solare al quale si riferiscono i dati e le informazioni relative agli accertamenti;

d) “attivazione della fornitura” è l’avvio dell’alimentazione del punto di riconsegna, a seguito o di un nuovo contratto di fornitura, o di modifica dellecondizioni contrattuali, o di subentro ad una fornitura preesistente disattivata, attraverso interventi limitati al gruppo di misura, inclusa l’eventuale installazione del gruppo di misura o sua sostituzione;

e) “Autorità” è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), istituita ai sensi della legge 14 novembre 1995, n. 481 (di seguito: legge n. 481/95);

f) “cliente finale” è il consumatore che acquista gas per uso proprio;

g) “dichiarazione di conformità” è il documento che l’installatore dell’impianto  deve rilasciare al committente al termine del lavoro, dopo aver verificato che l’impianto è stato eseguito a regola d’arte; è costituita dal modello ministeriale, conforme al modello allegato al decreto 19 maggio 2010 del Ministero dello Sviluppo Economico e successive modifiche e integrazioni, dagli allegati obbligatori indicati nello stesso modello ed eventuali allegati facoltativi;

h) “impianto di distribuzione” è una rete di gasdotti locali, integrati funzionalmente, per mezzo dei quali è esercitata l'attività di distribuzione;
l’impianto di distribuzione è costituito dall’insieme dei punti di consegna e/o dei punti di interconnessione, dalla stessa rete, dai gruppi di riduzione e/o dai gruppi di riduzione finale, dagli impianti di derivazione di utenza fino ai punti di riconsegna e dai gruppi di misura; l’impianto di distribuzione è gestito da
un’unica impresa distributrice;

i) “impianto di utenza” è il complesso costituito dall’insieme delle tubazioni e dei loro accessori dal punto di riconsegna del gas agli apparecchi utilizzatori, questi esclusi, dall’installazione e dai collegamenti dei medesimi, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per l’aerazione e la ventilazione del locale dove deve essere installato l’apparecchio, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione e delle condense;

j) “impianto di utenza in servizio” è l’impianto di utenza con fornitura di gas attiva;

k) “impianto di utenza modificato” è l’impianto di utenza in servizio sul quale sono state eseguite operazioni di ampliamento o manutenzione straordinaria che hanno comportato la temporanea sospensione della fornitura di gas;
 
l) “impianto di utenza trasformato” è l’impianto di utenza precedentemente alimentato con altro tipo di gas;

m) “impianto di utenza nuovo” è l’impianto di utenza di nuova installazione;

n) “impianto di utenza riattivato” è l’impianto di utenza in servizio al quale viene attivata la fornitura di gas dopo una precedente sospensione;

o) “impianto interno” è l’insieme delle tubazioni, dei raccordi e delle valvole per l’adduzione del gas, compresi tra la valvola di intercettazione del gas nel punto di riconsegna e le valvole di intercettazione del gas a monte di ogni apparecchio utilizzatore, queste ultime comprese; non comprende il gruppo di misura;

p) “impresa distributrice” è l’esercente che esercita l’attività di distribuzione e di misura del gas;

q) “impresa di trasporto” è l’impresa che svolge l’attività di trasporto;

r) “installatore” è l’impresa che ha eseguito l'installazione, la messa in servizio, l’ampliamento, la trasformazione o la manutenzione straordinaria dell'impianto di utenza;

s) “periodo di avviamento” è il periodo intercorrente tra la data di messa in esercizio dell’impianto di distribuzione del gas e il 31 dicembre del secondo anno successivo all’anno di messa in esercizio dell’impianto di distribuzione del gas;

t) “periodo di gestione” è il numero di mesi dell’anno di riferimento nei quali l’impresa distributrice ha gestito l’impianto di distribuzione; la frazione di mese maggiore di 15 giorni solari è considerata pari ad un mese di gestione;

u) “punto di riconsegna” è il punto di confine tra l’impianto di distribuzione e l’impianto del cliente finale, dove l’impresa distributrice riconsegna il gas per la fornitura al cliente finale;

v) “riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per morosità” è il ripristino dell’alimentazione del punto di riconsegna che pone fine, a fronte del pagamento da parte del cliente finale moroso delle somme dovute, alla sospensione della fornitura effettuata dall’impresa distributrice nel rispetto delle procedure di preavviso previste dalla normativa vigente e dai provvedimenti dell’Autorità in particolare e dalle clausole contrattuali;

w) “riattivazione della fornitura a seguito di sospensione su disposizione delle Autorità competenti o per situazione di pericolo” è il ripristino dell’alimentazione del punto di riconsegna che pone fine alla sospensione dovuta a disposizione delle Autorità competenti o per situazione di pericolo, effettuato dall’impresa distributrice nel rispetto delle procedure di preavviso previste dalla normativa vigente e dai provvedimenti dell’Autorità in particolare e dalle clausole contrattuali;

x) “riattivazione della fornitura su richiesta del cliente finale” è il ripristino, su richiesta del cliente finale, dell’alimentazione del punto di riconsegna che pone fine ad una sua precedente richiesta di sospensione della fornitura effettuata dall’impresa distributrice nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti e dalle clausole contrattuali; 

y) “stato dell’impianto di utenza” è lo stato dell’impianto di utenza in relazione alla sua realizzazione o alla fornitura di gas; ai fini del presente regolamento sono previsti tre stati:
(i) impianti di utenza nuovi;
(ii) impianti di utenza modificati o riattivati;
(iii) impianti di utenza in servizio;

z) “terzo responsabile dell’impianto termico” è, ai sensi dell’Allegato A al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e s.m.i., l’impresa che, essendo in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti e comunque di capacità tecnica,economica e organizzativa adeguata al numero, alla potenza e alla complessità degli impianti gestiti, è delegata dal responsabile ad assumere la responsabilità dell’esercizio, della conduzione, del controllo, della manutenzione e dell’adozione delle misure necessarie al contenimento dei consumi energetici;

aa) “tipologia di impianto di utenza” è la tipologia dell’impianto di utenza in base alla portata termica complessiva; ai fini del presente regolamento sono previste tre tipologie:
(i) impianti di utenza con portata termica complessiva minore o uguale a 35 kW;
(ii) impianti di utenza con portata termica complessiva maggiore di 35 kW e minore o uguale a 350 kW;
(iii) impianti di utenza con portata termica complessiva maggiore di 350 kW;
bb) “TISG” è l’allegato A alla deliberazione 31 maggio 2012, 229/2012/R/gas;
cc) “venditore” è il soggetto che esercita l’attività di vendita del gas;
dd) “verifica” è l’insieme delle attività effettuate dal Comune per verificare con sopralluogo che l’impianto di utenza sia stato eseguito e sia mantenuto in stato di sicuro funzionamento nei riguardi della pubblica incolumità;
ee) “voltura” è, in relazione al singolo punto di riconsegna, la modifica di intestazione di un contratto di fornitura esistente, senza interruzione della
fornitura del punto di riconsegna stesso.